Su un sistema Windows 10 appena installato, il menu Start si presenta come una raccolta piuttosto disordinata di piastrelle di cui pochi utenti hanno davvero bisogno. Con qualche accorgimento è comunque possibile adattare il menu Start alle proprie necessità facendo in modo che vengano mostrati solamente i programmi che si utilizzano abitualmente.
Il menu Start di Windows 10 non ha una buona reputazione: troppo disordinato, poco bello da vedere e costantemente foriero di informazioni ridondanti e spesso inutili.



Il menu Start è approssimativamente diviso in tre aree disposte verticalmente una accanto all’altra: una stretta colonna a sinistra contiene il pulsante per lo spegnimento e il riavvio del sistema, un pulsante per accedere alle impostazioni e sopra di esso alcuni riferimenti alle cartelle personali.
Nella colonna a destra Windows 10 propone il classico menu Start al quale gli utenti di Windows 7 erano abituati: i programmi vengono mostrati in ordine alfabetico.
L’area più grande all’estrema destra contiene le ‘piastrelle’, riquadri – spesso ‘animati’ (live tile) – di diverse dimensioni che si riferiscono ad applicazioni e servizi installati. Vai alla fonte